Le piramidi di ghiaccio delle cime denominate Simonyspitzen, coperte da una coltre di neve, sono mete di prim'ordine per lo sci alpinismo nell'area del rifugio Essener-Rostocker Hütte e chi si è trovato almeno una volta a percorrere i crepacci del ghiacciaio Simony è stato fortemente colpito dall'aspra bellezza emanata da queste montagne. Le salite che portano alle due vette ricoperte dal firn sono costituite da magnifiche rampe glaciali. A seconda della situazione della neve, però, queste sono percorribili con gli sci solo in primavera: se il manto nevoso scarseggia, buche e crepacci sono troppo grandi.
La base per il nostro tour è il rifugio Essener-Rostocker Hütte (2208 m), nella Maurertal, che raggiungiamo dal Weiler Ströden/Hinterbichl (1400 m) in 2 ore e ½. Attenzione, pericolo di valanghe lungo la salita che porta al rifugio. Nel terreno dietro il rifugio di montagna, seguiamo il tracciato sciistico in direzione ovest lungo un breve pendio che porta al lago Simony (2361 m); da qui possiamo già scorgere tutta la salita che ci porterà alla meta del nostro tour. Tra 2400 m e 2500 m raggiungiamo la stretta lingua del ghiacciaio Simony. Il tracciato ci porta ora in direzione nord, in costante salita, sulla sponda sinistra (ovest) del ghiacciaio, su un letto di firn sotto le cime Simonyspitzen (circa 3050 m), ai piedi della parete est dell'imponente Gubachspitze. Se i crepacci sono troppo grandi (a causa delle diverse velocità di scorrimento della massa ghiacciata nella zona marginale), a 2800 m si è costretti a deviare un po' nel centro del ghiacciaio per farsi strada nello strato superiore di firn (le condizioni sono determinanti). Per salire alla Simonyspitze occidentale rimaniamo nella zona della sponda sinistra (occidentale) e percorriamo la stretta rampa del ghiacciaio che scende dalla vetta arrotondata. Sulla sinistra (ovest) del vistoso seracco franato saliamo con la tecnica dell'inversione in salita prima che un grande crepaccio trasversale, a circa 3250 m, ci obblighi a procedere con cautela. Un piacevole attraversamento ci porta fino alla calotta di firn conclusiva, a cui si accede tramite un pendio ripido e spesso difficoltoso (fino a 35°, ramponi) (4 ore dal rifugio). Discesa lungo il tracciato della salita. Percorrere il ghiacciaio con la fune!
Troverete ulteriori consigli per gli skitour nelle guide sullo sci alpinismo di Thomas Mariacher, disponibili qui: http://www.grafikzloebl.at/verlag/buecher/