Sui pendii del versante sul che sovrastano la Gschlösstal, nel gruppo del Venediger, si trovano tante mete interessante per lo scialpinismo. La Rote Säule, situata al centro di queste aspre vette, è nota da tempo tra gli appassionati di sci alpinismo ben oltre i confini del distretto. Il terreno ampio, aperto e soprattutto non eccessivamente ripido, che scende a valle da un'altitudine di quasi 3000 metri, promette una discesa assolutamente piacevole fino alla primavera. C'è solo una piccola nota stonata per gli scialpinisti: prima di iniziare a salire davvero bisogna attraversare una valle lunga cinque chilometri.
Il punto di partenza è il Matreier Tauernhaus (1500 m), due chilometri prima del portale sud del Felbertauern. Seguiamo la strada rurale in lieve salita fino ai pascoli di Außergschlöss (1695 m). La vista dei ghiacciai del gruppo del Venediger ci distrae nei successivi chilometri pianeggianti verso l'Innergschlöss, così dopo 1 ora - 1 ora e ½ superiamo il grazioso villaggio di malghe. 500 metri dopo le baite il tracciato si snoda in una cintura di ontani in direzione nord (cartello segnaletico). Chi imbocca il sentiero lo supera in piacevoli tornanti. Davanti a noi si estendono gli ampi pendii dell'Ochsen Alm. Con il sole alle spalle seguiamo i fianchi erbosi dal rilievo poco omogeneo, il più delle volte cercando la strada più favorevole, fino ad arrivare a un piccolo terreno a 2700 m, sotto la meta del nostro tour. Il pendio a questo punto diventa un po' più ripido e attraverso i resti del ghiacciaio Gschlöss accediamo alla cresta che porta alla vetta della Rote Saile. Qui si depositano gli sci (4-5 ore dalla Tauernhaus). Il resto della strada sul breve tratto roccioso è esposto e richiede un'andatura sicura. Discesa lungo il tracciato della salita.
Troverete ulteriori consigli per gli skitour nelle guide sullo sci alpinismo di Thomas Mariacher, disponibili qui: https://www.tyroliaverlag.at/item/Skitouren_in_Osttirol_und_Oberkaernten/Thomas_Mariacher/43058387